La carta Vini.

17.11.2019

Tra lo stupore ed il terrore, quando il Sommelier in ristorante ci porge la carta vini siamo assaliti da vari stati d'animo neanche fossimo bipolari, da una parte la curiosità di sfogliarla dall'altra il terrore e l'ansia, stile interrogazione quando la professoressa iniziava la fatidica frase: "Bene allora oggi verifica " e nella tua mente la domanda era molto semplice: "Quale verifica? Cosa scelgo? E se agli altri non piace? E se a me non piace? E se costa troppo? E se l'abbinamento è sbagliato ed il cameriere mi deride per tutta la sera?" Ammetto che certe scene di alcuni clienti dovrebbero essere citate nel Guinnes World Records, ma noi camerieri non siamo sempre li ad osservarvi, posso garantirvi che spesso abbiamo altro da pensare durante la serata.

Per quanto la carta vini per noi sommelier voglia essere un po' un vanto della nostra ricerca, un piccolo fregio del locale che può permettersi anche un vasto numero di etichette, questo strumento è e deve rimanere un aiuto per il cliente, senza spaventarlo o metterlo in soggezione.

Il primo segnale per capire se siete difronte ad una carta vini (di qualsiasi locale ) di qualità è sicuramente la pulizia e l'ordine. Quanto è fastidioso tenere in mano una carta vini o un menù sgualciti, sporchi e macchiati? Quando poi finalmente prendiamo coraggio ed ordiniamo il vino, ci viene risposto che non c'è - può succedere è ovvio- ma quando il numero di etichette mancanti supera le 3 / 4 diventa una situazione ridicola ed imbarazzante sia per il cliente che per il cameriere.

Come viene strutturata una carta vini?

  • L'ordine:

Generalmente la prima divisone viene fatta tra

  • Spumanti
  • Bianchi
  • Rossi
  • Vini dolci

Possiamo anche trovare una divisione geografica (a seconda della grandezza della nostra carta):

  • Nazionale
  • Internazionale
  • Regionale
  • Comunale

Per agevolare la ricerca, spesso su carte vini particolarmente strutturare potrete trovare un indice.

  • Il Nome del vino e della cantina:
  • Nome dell'azienda (Ferrari, Letrari, Foradori, Quintarelli...)
  • Nome del vino (Nosiola, Amarone, Teroldego..)
  • Nome di fantasia (L'ora del garda, Granato, Masseto..)
  • Il Prezzo:

Forse scontato visto che è obbligatorio.

Non entrerò nel dettaglio a parlare dei ricarichi dei vari ristoranti o come mai alcuni vini hanno cifre FOLLI, il prezzo può variare anche dalla tipologia di locale, servizio e dove si trova. Potrà esserci una logica differenza di prezzo in una trattoria dove il vino viene servito nei classici bicchieri da Ombra o un Bistrot difronte al mare dove troviamo un minimo di cura nel servizio.

  • Anno:

Dovrebbe essere sempre riportato, anche se molti ristoranti non lo mettono.

Grazie a questo dato potrete dunque decidere se preferite un vino di maggiore affinamento o minore, magari se siete in serata con amici provare della stessa bottiglia annate diverse per sentirne l'evoluzione (dettasi verticale).

L'anno vi motiva anche il prezzo della bottiglia, ci sono annate dette "eccezionali" dove il costo di quella bottiglia è salito in maniera molto elevata.

  • Dati extra:

Alcuni aggiungono oltre ai punti qui sopra citati, una serie di note, appunti e curiosità inerenti all'azienda produttrice del vino, al vino stesso o eventuali suggerimenti in merito all'abbinamento.

La carta vini elettronica.

Per molti punti è assolutamente comodissima, sia per quanto riguarda la gestione interna del ristorante (carichi, scarichi e aggiornamenti) ma soprattutto per il cliente, meno ingombrante di facile lettura e con tutti i filtri di ricerca per agevolare la scelta (bianco, rosso, zona vitivinicola, per abbinamento, secco, dolce e per prezzo..).

Per chi mi conosce sa che sono di parte, sarà anche comoda ma la carta vini cartacea manterrà sempre il suo fascino evergreen.

Come possiamo scegliere il vino?

È la domanda delle domande, in seconda posizione parimerito con Amleto "To be or Not to be).

Fatevi una scaletta di domande per aiutarvi a scegliere:

  • Voglio un vino che si abbini a cosa mangio o no?
  • Preferisco un bianco, un rosso o uno spumante?
  • Su quale fascia di prezzo voglio stare?
  • Visto che mi trovo all'estero voglio provare dei vini regionali della zona?
  • Se sono nel mio ristorante di fiducia preferisco prendere un prodotto che conosco già?

Per i più temerari ci sono altre due soluzioni molto interessanti, la prima consiste nel fissarsi un Budget e aprire la carta su una pagina a caso e, sfogliando velocemente, lasciare alla sorte la scelta del vino.

La seconda soluzione è alzare la mano e con garbo chiamare il sommelier per farvi consigliare. Sapete, a volte riusciamo anche a stupirvi.

Tra lo stupore ed il terrore, quando il Sommelier in ristorante ci porge la carta vini siamo assaliti da vari stati d'animo neanche fossimo bipolari, da una parte la curiosità di sfogliarla dall'altra il terrore e l'ansia, stile interrogazione quando la professoressa iniziava la fatidica frase: "Bene allora oggi verifica " e nella tua mente la domanda era molto semplice: "Quale verifica? Cosa scelgo? E se agli altri non piace? E se a me non piace? E se costa troppo? E se l'abbinamento è sbagliato ed il cameriere mi deride per tutta la sera?" Ammetto che certe scene di alcuni clienti dovrebbero essere citate nel Guinnes World Records, ma noi camerieri non siamo sempre li ad osservarvi, posso garantirvi che spesso abbiamo altro da pensare durante la serata.

Per quanto la carta vini per noi sommelier voglia essere un po' un vanto della nostra ricerca, un piccolo fregio del locale che può permettersi anche un vasto numero di etichette, questo strumento è e deve rimanere un aiuto per il cliente, senza spaventarlo o metterlo in soggezione.

Il primo segnale per capire se siete difronte ad una carta vini (di qualsiasi locale ) di qualità è sicuramente la pulizia e l'ordine. Quanto è fastidioso tenere in mano una carta vini o un menù sgualciti, sporchi e macchiati? Quando poi finalmente prendiamo coraggio ed ordiniamo il vino, ci viene risposto che non c'è - può succedere è ovvio- ma quando il numero di etichette mancanti supera le 3 / 4 diventa una situazione ridicola ed imbarazzante sia per il cliente che per il cameriere.

Come viene strutturata una carta vini?

  • L'ordine:

Generalmente la prima divisone viene fatta tra

  • Spumanti
  • Bianchi
  • Rossi
  • Vini dolci

Possiamo anche trovare una divisione geografica (a seconda della grandezza della nostra carta):

  • Nazionale
  • Internazionale
  • Regionale
  • Comunale

Per agevolare la ricerca, spesso su carte vini particolarmente strutturare potrete trovare un indice.

  • Il Nome del vino e della cantina:
  • Nome dell'azienda (Ferrari, Letrari, Foradori, Quintarelli...)
  • Nome del vino (Nosiola, Amarone, Teroldego..)
  • Nome di fantasia (L'ora del garda, Granato, Masseto..)
  • Il Prezzo:

Forse scontato visto che è obbligatorio.

Non entrerò nel dettaglio a parlare dei ricarichi dei vari ristoranti o come mai alcuni vini hanno cifre FOLLI, il prezzo può variare anche dalla tipologia di locale, servizio e dove si trova. Potrà esserci una logica differenza di prezzo in una trattoria dove il vino viene servito nei classici bicchieri da Ombra o un Bistrot difronte al mare dove troviamo un minimo di cura nel servizio.

  • Anno:

Dovrebbe essere sempre riportato, anche se molti ristoranti non lo mettono.

Grazie a questo dato potrete dunque decidere se preferite un vino di maggiore affinamento o minore, magari se siete in serata con amici provare della stessa bottiglia annate diverse per sentirne l'evoluzione (dettasi verticale).

L'anno vi motiva anche il prezzo della bottiglia, ci sono annate dette "eccezionali" dove il costo di quella bottiglia è salito in maniera molto elevata.

  • Dati extra:

Alcuni aggiungono oltre ai punti qui sopra citati, una serie di note, appunti e curiosità inerenti all'azienda produttrice del vino, al vino stesso o eventuali suggerimenti in merito all'abbinamento.

La carta vini elettronica.

Per molti punti è assolutamente comodissima, sia per quanto riguarda la gestione interna del ristorante (carichi, scarichi e aggiornamenti) ma soprattutto per il cliente, meno ingombrante di facile lettura e con tutti i filtri di ricerca per agevolare la scelta (bianco, rosso, zona vitivinicola, per abbinamento, secco, dolce e per prezzo..).

Per chi mi conosce sa che sono di parte, sarà anche comoda ma la carta vini cartacea manterrà sempre il suo fascino evergreen.

Come possiamo scegliere il vino?

È la domanda delle domande, in seconda posizione parimerito con Amleto "To be or Not to be).

Fatevi una scaletta di domande per aiutarvi a scegliere:

  • Voglio un vino che si abbini a cosa mangio o no?
  • Preferisco un bianco, un rosso o uno spumante?
  • Su quale fascia di prezzo voglio stare?
  • Visto che mi trovo all'estero voglio provare dei vini regionali della zona?
  • Se sono nel mio ristorante di fiducia preferisco prendere un prodotto che conosco già?

Per i più temerari ci sono altre due soluzioni molto interessanti, la prima consiste nel fissarsi un Budget e aprire la carta su una pagina a caso e, sfogliando velocemente, lasciare alla sorte la scelta del vino.

La seconda soluzione è alzare la mano e con garbo chiamare il sommelier per farvi consigliare. Sapete, a volte riusciamo anche a stupirvi.

Silvia Alberti
Valeria Tait
Silvio Galvan
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