Esame Visivo. Consistenza

30.05.2019

Parliamo ancora di degustazione e di esame visivo.

Vi ricordate Antonio Albanese mentre imita un sommelier? Esatto, per vedere la consistenza dovete far roteare il vino all' interno del bicchiere.

Non serve fare effetto centrifuga né simulare che il prodotto si trovi sulle montagne russe, due o tre giri sono più che sufficienti.

Facendo girare il liquido, notate che gira come fosse acqua, quindi molto velocemente? E quando poi fermate la mano per qualche breve secondo continua ancora a girare? O assomiglia più a del miele, girando in maniera pesante e molto lenta? E appena fermate la mano il prodotto si arresta subito?

Diciamo che questi sono i due poli opposti, dove al loro interno potremo trovare un prodotto che sarà:

  • Molto fluido (esempio dell'acqua)

  • Scorrevole

  • Piuttosto consistente

  • Consistente

  • Denso (esempio del miele)

La consistenza rappresenta la valutazione dei componenti legati alla struttura del vino e di quelli di alcoli, polialcoli e zuccheri.

Notando il vino che rimane spalmato sulla parete del bicchiere, potemo come detto in precedenza osservare la consistenza ed il formarsi di archetti e lacrime.

Di fronte a lacrime fitte e vicine possiamo ipotizzare un buon contenuto alcolico

  • Se gli archetti si formano grandi, la componente di zuccheri e polialcoli sarà molto presente.


In presenza di bollicine saltiamo questo passaggio in degustazione per evitare di "sgasare", quindi snaturare, il prodotto.

Silvia Alberti
Valeria Tait
Silvio Galvan
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